PSICOTERAPIA EMDR
COS’È LA PSICOTERAPIA EMDR?
La Psicoterapia EMDR, Eye Movement Desensitization and Reprocessing, traducibile in Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari, è un metodo psicoterapico strutturato che ha come obiettivo quello di andare a rievocare e affrontare ricordi di eventi passati che non siamo stati in grado di elaborare e che creano difficoltà nella vita di tutti i giorni.
A CHI SI RIVOLGE?
Si rivolge a tutti gli individui che sentono di non essere in grado di metabolizzare e superare un evento traumatico passato che gli ha provocato emozioni negative ( stress, dolore, paura, ansia…).
Alcune persone continuano a soffrire per un evento traumatico anche a distanza di tempo dall’evento stesso e non riescono a condurre una vita soddisfacente dal punto di vista lavorativo e relazionale.
COSA SI INTENDE PER EVENTO TRAUMATICO?
Il trauma psicologico può essere definito come una “ferita dell’anima”, qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive. Esistono diverse tipologie di trauma, di esperienza potenzialmente pericolosa per l’individuo:
I “piccoli traumi” o “t”, ovvero quelle esperienze che sono disturbanti per il soggetto che le vive, caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intensa:
- Un’umiliazione subita,
- Interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia
I traumi “T”, sono invece tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care.
- Aggressioni
- Lutto
- Abusi
- Violenze fisiche o psichiche
- Incidenti
- Grandi catastrofi naturali o generate dall’ uomo.
Le risposte psicologiche a questi eventi possono essere svariate ma in generale impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico. Alcuni Esempi:
- ansia
- attacchi di panico
- sofferenza da lutto
- disturbi di personalità
- disturbi alimentari
- disturbi del sonno
- disturbo post traumatico da stress
- abuso di sostanze come alcool/droghe/farmaci
- Altri disturbi non meglio specificati ma inquadrabili dallo Specialista (che causano comunque situazioni significative di disagio quotidiano)
COME SI SVOLGE?
Il terapeuta chiede di richiamare alla mente l’immagine peggiore del ricordo traumatico, mentre muove rapidamente le sue dita verso destra e verso sinistra davanti agli occhi del paziente, fino a quando quest’ultimo avvertirà sensazioni positive o neutre rispetto al ricordo traumatico vissuto.
I movimenti oculari sono dei “facilitatori” dell’elaborazione dell’esperienza traumatica perché mettono in connessione i due emisferi cerebrali, ma rappresentano solo un aspetto di una procedura ben più complessa che si sviluppa in 8 fasi:
1 – Messa a punto del piano terapeutico. Si indaga sui problemi attuali del paziente, sugli eventi accaduti nei primi anni di vita, sugli eventi passati responsabili dell’attuale sintomatologia e sugli obiettivi che si desiderano ottenere dalla terapia.
2 – Si spiega al paziente in che cosa consiste l’EMDR e come funziona.
3 – Avviene la descrizione approfondita dell’evento traumatico: si chiede al paziente di identificare la parte peggiore dell’esperienza traumatica, la convinzione negativa su di sé che accompagna l’immagine (es. “Sono impotente”), le emozioni e le sensazioni corporee associate al ricordo che si attivano durante la focalizzazione. In questa fase si identifica anche la cognizione positiva, ovvero, ciò che il paziente vorrebbe pensare su di sé in relazione all’ evento negativo (es. “Posso reagire”).
4 – Momento della desensibilizzazione.Vengono utilizzati i movimenti oculari: si chiede al paziente di focalizzarsi sugli elementi del ricordo identificati nella terza fase invitandolo a notare tutto ciò che accade dentro di sé durante il set di movimenti oculari (es. emozioni, pensieri, immagini, sensazioni corporee). Questo tipo di intervento continua fino alla completa desensibilizzazione, cioè fino a quando il paziente, pensando al ricordo traumatico, non prova più alcun fastidio.
5 – Si lavora sulla cognizione positiva e su come questa possa legarsi all’ evento traumatico precedentemente desensibilizzato e sostituire così la cognizione negativa.
6 – Si fa eseguire al paziente una scansione corporea con l’obiettivo di verificare la presenza di eventuali tensioni.
7 – La chiusura: si danno indicazioni al paziente su come gestire eventuali sedute incomplete (ovvero quelle in cui la desensibilizzazione non è stata completata e il ricordo provoca ancora disagio emotivo).
8 – Verifica dei risultati per poterli rafforzare oppure per lavorare su alcuni aspetti che ancora attivano il paziente a livello emotivo.
Il Piano Terapeutico viene deciso insieme al professionista durante la prima fase di colloquio e può variare da una o più sedute, in base all’entità del trauma da trattare e alla risposta di ogni singolo paziente. Obiettivo di questa tecnica psicoterapeutica è di eliminare le connotazioni negative legate al ricordo e sostituirle con sensazioni neutre e/o positive.
Il Centro Specialistico San Martino di Vergiate in collaborazione con
Dott.ssa Federica Filiberti, Psicologa Psicoterapeuta Certificata da EMDR Europe Association come Practitioner esperta per l’esercizio della pratica Clinica EMDR
ha come obiettivo quello di fornire ai pazienti una consulenza di elevato livello professionale per studiare e stabilire una precisa diagnosi ed individuare il piano terapeutico più corretto.
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Le informazioni sopra riportate non sostituiscono il parere del Medico.