SUDORAZIONE ECCESSIVA
CHE COS’È LA SUDORAZIONE ECCESSIVA O IPERIDROSI?
L’iperidrosi è una patologia caratterizzata dalla sudorazione eccessiva e sproporzionata rispetto ai comuni stimoli ambientali come ad esempio il calore e lo stress. Esistono due tipi di sudorazione eccessiva: una forma primitiva chiamata iperidrosi primaria e una forma secondaria (iperidrosi secondaria).
L’iperidrosi primaria è la forma più comune rappresentando più del 90% dei casi di iperidrosi. È dovuta a una disfunzione del sistema nervoso autonomo di origine sconosciuta e colpisce circa il 3% della popolazione senza significative differenze tra maschi e femmine. Non è una malattia ereditaria, ma spesso si riscontra familiarità, poiché può interessare anche altri componenti della stessa famiglia. L’iperidrosi secondaria è causata invece da malattie come l’ipertiroidismo, l’obesità, il diabete, l’ipertensione arteriosa, alcune infezioni e tumori o da farmaci (ad es. antidepressivi).
È importante distinguere tra le due forme di sudorazione eccessiva poiché il trattamento cambia.
COME SI MANIFESTA?
L’iperidrosi primaria si manifesta precocemente, sin dall’infanzia, ma in genere diventa più evidente durante l’adolescenza. La sudorazione eccessiva è focale (cioè interessa una o più parti specifiche del corpo) e simmetrica (cioè interessa ugualmente le due metà del corpo). Le sedi colpite più frequentemente sono le mani (iperidrosi palmare), le ascelle (iperidrosi ascellare) e la pianta dei piedi (iperidrosi plantare), occasionalmente anche il volto e la testa (iperidrosi cranio-facciale).
Nelle forme miste, possono essere coinvolte più sedi contemporaneamente (ad es. iperidrosi palmo-plantare o palmo-ascellare). Gli episodi di sudorazione eccessiva si verificano di norma una volta a settimana, anche se spesso il disturbo è presente quotidianamente e sono tipicamente assenti, o si riducono, durante il sonno.
La patologia è fonte di imbarazzo, timore e preoccupazione nei confronti di piccoli gesti come stringere la mano o maneggiare oggetti, e risulta estremamente invalidante poiché interferisce con la vita privata, sociale e lavorativa del paziente.
Diversamente, l’iperidrosi secondaria si manifesta per lo più in età adulta, solitamente la sudorazione eccessiva è generalizzata (cioè interessa tutto il corpo) e compare anche durante il sonno. La diagnosi e la gravità dell’iperidrosi vengono stabilite mediante attenta valutazione medica che include, oltre alla raccolta della storia clinica e all’esame fisico, anche l’utilizzo di specifici questionari per valutare l’impatto negativo della sudorazione sulla qualità di vita del paziente.
COME SI CURA?
Esistono varie modalità di trattamento dell’iperidrosi primaria. La terapia medica è spesso il primo rimedio ad essere indicato e utilizzato, soprattutto nelle forme lievi. Prevede l’utilizzo di antitraspiranti locali (ad es. prodotti contenenti sali di alluminio), farmaci anticolinergici (ad es. ossibutinina, glicopirrolato), ionoforesi, laser e iniezioni locali di tossina botulinica. Possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione tra di loro. L’efficacia di queste terapie è modesta, soprattutto nell’iperidrosi severa, hanno breve durata d’azione e richiedono costanza da parte del paziente. Inoltre non sono scevri da effetti collaterali (ad es. farmaci anticolinergici).
IL TRATTAMENTO CHIRURGICO
Il trattamento chirurgico è indicato nei pazienti in cui la terapia medica non ha funzionato e nelle forme gravi di iperidrosi primaria. L’intervento chirurgico è di breve durata ed è ben tollerato dal paziente che può essere dimesso in giornata (day-hospital). L’operazione viene eseguita con tecnica mini-invasiva in videotoracoscopia, da entrambi i lati, in anestesia generale.
Consiste nell’interruzione della catena nervosa simpatica mediante sezione diretta del fascio nervoso o posizionamento di clips biocompatibili. L’intervento ha un’ottima efficacia soprattutto nei pazienti con iperidrosi palmare e ascellare. La complicanza postoperatoria più frequente è l’iperidrosi compensatoria. Si manifesta con sudorazione eccessiva in una sede differente rispetto a quella iniziale, generalmente a livello del tronco.
Nonostante sia più tollerata rispetto all’iperidrosi iniziale, un’attenta e scrupolosa selezione del paziente unitamente alle nuove tecniche chirurgiche ha permesso di ridurne al minimo il rischio di insorgenza.
La terapia dell’iperidrosi secondaria consiste nel trattamento della patologia che ne sono causa.
Pagina a cura del Dott. Massimo CASTIGLIONI Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Toracica.
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Dott. Massimo CASTIGLIONI Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Toracica
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