COS’È LA GINECOLOGIA E L’OSTETRICIA?

Le aree di Ginecologia e Ostetricia formano insieme il campo specialistico della Ginecologia.

Il termine Ginecologia deriva dal greco e significa “Scienza delle Donne“. Comprende lo studio della fisiologia e delle patologie che possono interessare l’apparato genitale e riproduttivo femminile (diagnosi e cura).

L’Ostetricia è una branca della scienza medica che si occupa della cura e del monitoraggio delle gravidanze e, in ambito ambulatoriale, della preparazione e del trattamento di “follow-up” delle nascite (sono delle visite ripetute che si eseguono per osservare il piccolo, seguirne la crescita, lo sviluppo e l’eventuale andamento della patologia o della guarigione che interessa alcuni bambini, come i piccoli prematuri).

Il medico specializzato in Ginecologia e Ostetricia si occupa delle donne in tutte le fasce d’età, dalla pubertà, nel periodo fertile, in menopausa e nella postmenopausa, è la figura di riferimento per vari aspetti della salute della donna (metodi contraccettivi, vita sessuale, gravidanza, infezioni vaginali, irregolarità del ciclo mestruale ecc.).

 

LE AREE DELLA GINECOLOGIA

Gli Ginecologi che lavorano in una clinica o in una struttura ambulatoriale supportano le donne in questioni chiave come:

  • Medicina riproduttiva – gli obiettivi includono il miglioramento o il mantenimento della salute riproduttiva e dare la possibilità alle persone di avere figli nel momento in cui lo decidono. Gli specialisti in medicina riproduttiva lavorano anche a stretto contatto con gli specialisti in Urologia.
  • Ginecologia Oncologica – la Divisione di Ginecologia Oncologica è principalmente impegnata nella definizione e realizzazione di studi clinici che riguardano il trattamento clinico dei tumori ginecologici. L’attenzione si concentra principalmente sull’apparato genitale e riproduttivo femminile (tumore alle ovaie, tumore dell’endometrio, tumore della cervice uterina, tumore della vulva).
  • Ostetricia – è una branca della scienza medica che si occupa della cura e del monitoraggio delle gravidanze e, in ambito ambulatoriale, della preparazione e del trattamento di “follow-up” delle nascite.
  • Medicina Perinatale – è la branca della medicina che si occupa dell’assistenza sanitaria delle mamme e dei loro neonati dalla 24° settimana di gravidanza fino al 7 ° giorno dopo il parto.

 

ORIGINE E SVILUPPO DELLA GINECOLOGIA

La Storia della Ginecologia risale alla metà del XIX secolo. In origine, la Ginecologia era una branca della chirurgia.

Ignaz Semmelweis” viene considerato il fondatore della Ginecologia, è noto anche come il salvatore delle madri per i suoi importanti contributi allo studio delle trasmissioni batteriche da contatto e alla prevenzione della febbre puerperale. Nel 1878 il Ginecologo W.A. Freund esegui la prima rimozione chirurgica di un utero. Dal 1925 è stato possibile esaminare una cervice uterina tramite un colposcopio, uno strumento che non viene inserito all’interno della vagina, ma consente di esaminare la zona interessata come con un microscopio.

Altre pietre miliari in Ginecologia sono state l’analisi degli estrogeni e la produzione artificiale del progesterone del corpo luteo. Poco dopo, nel 1961, viene prodotto la pillola contraccettiva per le donne.

Il progresso delle tecniche chirurgiche, dell’inseminazione artificiale e dei metodi minimamente invasivi come la “chirurgia del buco della serratura” o “chirurgia laparoscopica”, come viene chiamato a livello medico hanno rivoluzionato la Ginecologia. Enormi progressi ci sono stati verso la fine del millennio nei settori dell’inseminazione artificiale e del trattamento del cancro.

 

FUNZIONE, EFFETTO E OBIETTIVI DELLA GINECOLOGIA

Gli obiettivi della Ginecologia sono orientati verso la prevenzione ottimale, il trattamento, l’assistenza post trattamento e la consulenza dei pazienti nei rispettivi casi di malattia. Spesso i partner vengono coinvolti in queste misure, ad esempio, nella pianificazione familiare e nella terapia dell’infertilità.

Per poter attuare questi obiettivi, negli ambulatori, vengono offerti vari tipi di trattamento. Questi includono:

  • Terapia chirurgica e conservativa o convenzionale delle malattie associate al seno femminile e agli organi genitali.
  • Indagini diagnostiche di approfondimento (ad esempio colposcopia).
  • Individuazione di irregolarità nel ciclo mestruale e nelle ovaie.
  • Contraccezione, interruzione della gravidanza, pianificazione familiare.
  • Diagnosi di gravidanza con successiva assistenza alla maternità.
  • Trattamento e accompagnamento di gravidanze ad alto rischio.
  • Supervisione delle nascite e delle donne che hanno partorito di recente.
  • Diagnostica per l’incontinenza urinaria e fecale dopo il parto. Chi ne soffre non riesce a controllare, del tutto o in parte, l’urina o le feci.
  • Screening per la prevenzione dei tumori.
  • Determinazione e terapia della menopausa (sindrome premestruale, include tutti i sintomi che si verificano durante la menopausa).
  • Stabilire l’indicazione o l’indicazione di un trattamento necessario per la radioterapia e il corrispondente post-trattamento per le donne con malattie tumorali.
  • Trattamento di donne con difficoltà a concepire o sospetta infertilità.
  • Prevenzione e trattamento dell’osteoporosi o della perdita ossea.
  • Diagnosi e trattamento Testosterone basso nelle donne.

Inoltre, i Ginecologi si occupano di questioni di Ostetricia.

Poiché la Ginecologia è indissolubilmente legata all’Ostetricia, a secondo dell’età del paziente, ci sono altre aree di attività per gli specialisti. Questi includono:

  • Determinazione delle malattie ormonali e delle malattie legate alla fertilità.
  • Individuazione di malformazioni negli organi genitali interni delle donne.
  • Diagnosi e terapia dei tumori maligni della mammella e dei genitali femminili.
  • Realizzazione di interventi speciali in Ostetricia.
  • Diagnosi e trattamento delle malattie materne e infantili.
  • Primo soccorso per neonati e bambini prematuri con metodi medici chirurgici e invasivi o intrusivi (es. intubazione per respirazione artificiale).

 

QUANDO LA GINECOLOGIA PUÒ ESSERE UTILE?

La Ginecologia può aiutare in varie malattie, quali:

  • Disturbi del seno come infiammazione delle ghiandole mammarie, mastite, cancro al seno e infiammazione del seno (tessuto mammario).
  • Malattia uterina come infiammazione dell’utero o cervicite e cancro cervicale (tumore della cervice uterina), ulcere benigne nell’utero come i fibromi.
  • Malattie della vagina come il tumore della vagina, infiammazione della vagina, prolasso utero-vaginale, mughetto vaginale (candidosi orale).
  • Malattie delle vie urinarie come la cistite.
  • Malattie delle ovaie come carcinoma ovarico, cisti ovariche, annessite (processo infiammatorio che interessa gli annessi dell’utero, ovvero ovaie e tube).
  • Malattie delle tube di Falloppio.
  • Malattia per o durante la gravidanza.
  • Gravidanza indesiderata con sterilizzazione o interruzione della gravidanza.

Questi disturbi di salute colpiscono sia le donne giovani che quelle anziane. Molte terapie derivano dalla moderna prevenzione del cancro, che in particolare i cosiddetti gruppi a rischio possono ricevere a partire dai 50 anni. Ma anche le ragazze possono rivolgersi a un Ginecologo per la contraccezione. Gli specialisti offrono anche qui informazioni e consigli utili.

 

LA VISITA GINECOLOGICA: COME SI SVOLGE

La visita ginecologica può essere eseguita in caso di:

  • Controllo periodico – diagnosi precoce di patologie dell’apparato genitale femminile
  • Preoccupazioni o necessità di informazioni – sulla propria salute, sulla contraccezione o sulla sessualità
  • Sospetto di disturbi o patologie
  • Monitoraggio della gravidanza

Una visita è ovviamente consigliata anche per disturbi acuti, come ad esempio:

  • Perdite vaginali e prurito e bruciore nella zona genitale
  • Dolore vaginale
  • Anomalie del ciclo mestruale (irregolarità, mestruazioni dolorose e/o emorragiche ecc.)
  • Dolore pelvico
  • Cambiamenti evidenti al seno o ai capezzoli (noduli palpabili, cisti, mastopatia e secrezioni ecc.)
  • Forte dolore al di fuori del periodo mestruale
  • Perdite di sangue tra un ciclo e l’altro
  • Desiderio insoddisfatto di avere figli
  • Sospetta gravidanza
  • Dolore frequente durante o dopo i rapporti sessuali
  • Gravi effetti collaterali associati al contraccettivo utilizzato.
  • Problemi correlati alla menopausa

 

ANAMNESI GINECOLOGICA

Durante la prima visita, il Ginecologo, raccoglierà l’anamnesi del paziente, attraverso un’inchiesta completa sulla storia clinica del paziente. A questo proposito è importante ricordare che, quando ci si reca dal proprio Medico Specialista, è fondamentale informarlo di tutti i fastidi, disturbi, dolori e sensazioni che si provano. Il quadro sintomatologico, infatti, è spesso uno strumento importante che il Medico ha a disposizione per fare un’adeguata diagnosi differenziale. Qualsiasi informazione è quindi preziosa per il Medico.

Le possibili domande del Ginecologo possono essere:

  • Età di comparsa della prima mestruazione (menarca)?
  • Quanto è regolare e intenso il ciclo mestruale e quanto dura?
  • Hai perdite intermestruali (metrorragia) o qualsiasi altra perdita vaginale?
  • Presenza o meno di sindrome premestruale (PMS)?
  • Quali contraccettivi sono o sono stati utilizzati?
  • Ci sono stati casi di malattie in famiglia (anamnesi familiare), come tumori maligni della mammella e dei genitali, diabete, irregolarità mestruali, menopausa precoce, disfunzione della tiroide e disturbi della coagulazione?
  • Vengono assunti regolarmente farmaci, alcol o droghe?
  • Fumi?
  • Com’è la qualità del sonno?
  • C’è una gravidanza o quante gravidanze ci sono già state?

Prima dell’esame vero e proprio, il medico di solito chiede al paziente un campione di urina. L’esame delle urine viene effettuato per rilevare la presenza di sangue e fornisce anche prove di agenti patogeni, possibili infiammazioni o gravidanza.

 

ESAME ESTERNO

Dopo l’anamnesi segue l’esame degli organi genitali esterni e della parete addominale. La paziente per questo viene fatta accomodare sul lettino ginecologico, che prevede uno schienale ribaltabile e due supporti per appoggiare le gambe e tenerle sollevate e divaricate.

Il Ginecologo inizia con l’ispezione degli organi genitali esterni (imene, clitoride, grandi e piccole labbra, meato urinario, sbocco delle ghiandole vaginali, perineo e ano) e può identificare anomalie come:

  • arrossamenti
  • infezioni o infiammazioni
  • alterazioni della mucosa
  • lesioni o malformazioni
  • eritemi
  • ematomi
  • ulcerazioni o noduli
  • herpes genitale
  • condilomi acuminati
  • prolassi dell’utero e/o delle pareti vaginali
  • perdita involontaria di urina

Un riscontro fisiologico si ha quando la vagina presenta una mucosa irritabile e le perdite vaginali assumono un colorazione biancastra e lattiginosa (fluoro albus). Inoltre, viene ispezionato l’addome e i linfonodi nella regione dell’inguine per osservare se sono presenti tumefazioni evidenti della parete addominale o cicatrici da pregressi interventi chirurgici.

 

ESAME INTERNO

Segue quindi l’esame vaginale e della cervice uterina (collo dell’utero). Il ginecologo di solito usa un cosiddetto “speculum“, uno speciale strumento che dilata leggermente l’apertura vaginale in modo da favorire l’ispezione dell’intera vagina, individuando cosi eventuali anomalie presenti come:

  • infiammazioni
  • polipi
  • lacerazioni sospette
  • secrezioni
  • erosioni
  • ulcerazioni e formazioni patologiche

Il Medico inserisce poi delicatamente una speciale spatola e un bastoncino cotonato per raccogliere piccole quantità di muco dal collo dell’utero e dal canale cervicale. Tale campione è utilizzato per il PAP TEST.

Con l’ausilio di un colposcopio, una specie di microscopio per esami ginecologici, è possibile esaminare le mucose interne della vagina per individuare eventuali alterazioni, quali difetti ai tessuti, mini ulcere o micro-sanguinamenti.

 

PAP TEST: COS’È E COME SI FA?

Il Pap test è un test di screening per individuare precocemente tumori del collo dell’utero o alterazioni che con il passare del tempo potrebbero presentarsi.

Il Pap Test ha contribuito significativamente alla riduzione della mortalità per il tumore del collo dell’utero. Per questo motivo il PAP TEST va eseguito a cadenza regolare, circa ogni anno, da tutte le donne dopo l’inizio dell’attività sessuale o comunque a partire dai 20 anni di età.

L’esame si effettua durante una normale visita di ginecologia: si applica lo speculum, uno speciale strumento che dilata leggermente l’apertura vaginale in modo da favorire il prelievo. L’operatore inserisce poi delicatamente una speciale spatola e un bastoncino cotonato per raccogliere piccole quantità di muco dal collo dell’utero e dal canale cervicale. Sul campione prelevato si cercheranno in laboratorio le cellule esfoliate dal tessuto per esaminarle con appositi metodi di colorazione e un approfondito esame computerizzato.

L’esame non comporta dolori o limitazioni particolari e l’unica accortezza che si dovrebbe avere è quella di fissare il PAP TEST almeno dopo 3 giorni dal termine del ciclo mestruale.

 

ESAME RETTALE

Nell’ambito della diagnosi precoce del cancro e come completamento alla visita ginecologica il medico può anche eseguire l’esplorazione rettale e la palpazione retto-vaginale. Questi controlli consentono di valutare il retto ma anche la parete posteriore dell’utero.

La palpazione retto-vaginale consente di diagnosticare condilomi, polipi, emorroidi e ragadi anali. Esaminando contemporaneamente il retto e la vagina è possibile valutare in particolare ispessimenti e dolorabilità.

L’esplorazione rettale sostituisce l’esame vaginale nelle donne vergini o in quelle situazioni dove quest’ultimo è difficile (vaginismo) o impossibile (agenisia o atresia vaginale, sinechie ecc.).

Poiché la maggior parte dei tumori intestinali si trova nel retto, l’esame rettale, anche se sgradevole, non dovrebbe mancare negli esami preventivi regolari.

 

VISITA SENOLOGICA

La visita senologica nell’ambito della diagnosi precoce del cancro è parte importante della visita ginecologica. Il cancro al seno è di gran lunga la principale causa di morte per cancro nelle donne. Durante l’esame il Ginecologo mediante, ispezione e palpazione, verifica che non ci siano ispessimenti, noduli o dolorabilità. Il momento migliore per una visita senologica e postmestruale, perché prima il seno di molte donne risulta essere sensibile alla pressione e manifesta ritenzione idrica, questo potrebbe distorcere l’esame.

Durante la palpazione il medico ispeziona tutti e quattro i quadranti del seno dall’esterno verso l’interno, nonché i capezzoli e la regione dell’ascella. Dopo la valutazione, il medico, incoraggia e insegna alla paziente come eseguire l’autoesame del seno, poiché l’80% dei tumori viene scoperto dai pazienti stessi e non dal ginecologo.

Con cadenza biennale lo screening mammografico viene utilizzato per le donne dai 50 anni in su. La mammografia è un esame radiografico del seno utilizzato principalmente per rilevare il cancro al seno. Possibili risultati di una mammografia possono essere: cambiamenti benigni come fibroadenomi, cisti e linfonodi, nonché microcalcificazioni, che sono visibili come una ombreggiatura leggera e possono sospettare una malignità, specialmente in presenza di molte calcificazioni raggruppate. In caso di riscontro anomalo, sono indicate rapide ulteriori indagini.

Non esiste una età specifica per sottoporsi la prima volta ad una visita ginecologica. In linea generale, si raccomanda di effettuare un primo controllo tra i 18 e i 20 anni, comunque può variare in funzione di alcuni fattori, come la presenza di disturbi particolari (ad esempio infiammazioni ai genitali esterni, disfunzioni ormonali ecc.) e l’inizio dell’attività sessuale (ad esempio dubbi riguardanti la contraccezione). Tuttavia, la visita ginecologica va eseguita in tutti i casi in cui si riscontrano sintomi anomali, come:

  • Prurito, secrezione, bruciore o dolore nella zona genitale
  • Ciclo irregolare o assente a 15-16 anni
  • Sanguinamento vaginale prima dell’inizio del ciclo mestruale
  • Disturbi o alterazioni dello sviluppo dell’apparato genitale
  • Sospetto di abuso sessuale

 

PREVENZIONE DONNA: GLI ESAMI DA METTERE IN AGENDA

La strategia più efficace per mantenere e monitorare il proprio stato di salute si chiama prevenzione donna.

Prendersi cura della propria salute è importante e, per fortuna, le donne sembrano ricordarselo molto più spesso degli uomini. Secondo i dati ISTAT, infatti, le adesioni delle donne agli screening aumentano di anno in anno, anche grazie alle varie iniziative “rosa”.

Ma quali sono i 5 principali provvedimenti che una donna deve prendere per salvaguardare la sua salute?

Ecco 5 esami da mettere in agenda per una corretta prevenzione donna:

  1. Visita ginecologica con PAP TEST per valutare l’integrità dell’apparato genitale e per la prevenzione del tumore del collo dell’utero; si consiglia di iniziare a eseguire il pap test dopo due anni circa dai primi rapporti sessuali, indipendentemente dall’età.
  2. Ecografia transvaginale per valutare dettagliatamente l’apparato genitale. Gli ultrasuoni, arrivando più in profondità , permettono di valutare il tessuto più interno dell’utero, chiamato endometrio, e di studiare più nel dettaglio le ovaie.
  3. Ecografia mammaria e/o mammografia per la diagnosi precoce di tumore mammario; l’ecografia consiste nell’ utilizzo di ultrasuoni , che non hanno rischi per la salute, rappresenta l’esame di prima scelta da abbinare alla visita senologica dopo i 30 anni di età. La mammografia utilizza invece raggi X , viene effettuata biannualmente dopo i 40 anni ed annualmente dopo i 50.
  4. Valutazione di un emocromo e delle riserve di ferro mediante prelievo di sangue. Quando la donna inizia ad avere le mestruazioni, è importante sapere se l’introito alimentare di ferro sia sufficiente a compensare la perdita che avviene con il flusso mestruale. In caso contrario è possibile incrementare le scorte cambiando alimentazione o dando un supplemento di ferro.
  5. Valutazione della funzionalità tiroidea: poiché una donna su tre soffre di problemi tiroidei, un dosaggio plasmatico del TSH permette di valutare questa ghiandola che rappresenta la centralina di energia di tutto l’organismo e curarla qualora fosse necessario. Si tratta di un semplice prelievo del sangue da effettuare, in assenza di particolari disturbi o di familiarità, prima della ricerca di una gravidanza.

 

LA NOSTRA CONCLUSIONE SULLA GINECOLOGIA E OSTETRICIA

La Ginecologia e Ostetricia è una specialità medica che è attenta alle esigenze personali di ogni donna. Qualunque sia la ragione, lo specialista in ginecologia e ostetricia è competente in materia di donne e pianificazione familiare.

Ciò vale anche per la consulenza, l’istruzione e l’assistenza di follow-up dopo il parto, dopo l’intervento chirurgico o come parte della assistenza alla terapia. Lo stesso vale per le misure di prevenzione e contraccezione.

Il Centro Specialistico San Martino di Vergiate, in collaborazione con una equipe medica composta da medici specializzati in ostetricia e ginecologia, ha come obiettivo quello di fornire ai pazienti una consulenza di elevato livello professionale per studiare e stabilire una precisa diagnosi ed individuare il piano terapeutico più corretto per le patologie riscontrate.

I nostri Servizi:

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  • Diagnosi Prenatale (Ecografia Primo Trimestre – Translucenza Nucale, Morfologica ed Ecografia Terzo Trimestre)
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I nostri servizi all’avanguardia di Ginecologia e Ostetricia ti permetteranno di valutare lo stato di salute tramite visite ed esami specifici nella provincia di Varese.

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LA SALUTE è un BENE PREZIOSO a cui nessuno deve rinunciare

Le informazioni sopra riportate non sostituiscono il parere del Medico.

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